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Venture capital - Fondi per la transizione ecologica e digitale

Investimenti di capitale di rischio per sostenere l'innovazione


Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy informa che nell'ambito del PNRR sono destinati 550 milioni al  sostegno dell'innovazione delle startup.

L’obiettivo è stimolare la crescita del Paese tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital diretti e indiretti).

Nello specifico, le risorse attingono a due fondi, “Green Transition Fund” dotato di 250 milioni di euro e “Digital Transition Fund” a cui sono stati assegnati 300 milioni, gestiti da CDP Venture Capital SGR per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ricompresi nell’ambito degli interventi PNRR “Supporto di startup e venture capital attivi nella transizione ecologica” e “Finanziamento di startup”.


I progetti riguardanti la transizione verde potranno prevedere l’utilizzo di energia rinnovabile, mobilità sostenibile, efficienza energetica, economia circolare, mentre quelli legati alla transizione digitale dovranno interessare gli ambiti come l’Intelligenza Artificiale, l’Industria 4.0, la cybersicurezza, fintech e blockchain.

L’ente gestore selezionerà le proposte di investimento conformemente a quanto previsto dalla politica di investimento dei Fondi e in linea con le best practice di mercato. Il 40% delle risorse saranno riservate agli investimenti (diretti e indiretti) da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno.


Per “investimenti diretti” si intendono gli investimenti che abbiano ad oggetto strumenti di equity, quasi equity, debito e quasi-debito di imprese target.

Per “investimenti indiretti” si intendono gli investimenti in fondi target di terzi (ovvero di fondi di venture capital e/o in fondi di venture debt, gestiti da un gestore autorizzato) che, nella propria politica di investimento, prevedano anche l’investimento in “imprese target” operanti in uno o più settori rilevanti per il Fondo. 


A chi si rivolge?


I due fondi investono, direttamente o indirettamente, in imprese attive negli ambiti della transizione ecologica o digitale.

Imprese target: 

- le start-up con elevato potenziale di sviluppo, con particolare riguardo verso le PMI (di cui alla Raccomandazione 361 dell'8 maggio 2003) delle filiere della transizione ecologica e le piccole e medie imprese che realizzano progetti innovativi; 

- le start-up e le piccole e medie imprese che sono state costituite tramite una scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda da parte di grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione oppure che è stata costituita con l’investimento di una grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione in ottica di venture building, qualora lo spin-off sia avvenuto in data non antecedente il 1° febbraio 2020;

- le imprese holding che, cumulativamente, abbiano sede legale in uno Stato diverso dall’Italia e controllino (ai sensi dell’art. 2359, co. 1, n. 1, cod. civ.) una delle imprese di cui ai due precedenti alinea, e svolgano effettivamente il proprio business o abbiano programmi di sviluppo in Italia; si precisa in tale ipotesi che le risorse investite dal Fondo saranno impiegate dalle imprese ammissibili in Italia e la proprietà intellettuale sviluppata in Italia dovrà restare in Italia).


Ulteriori informazioni sul sito dedicato


Per questa od altre informazioni su opportunità di crescita per la tua azienda contatta la Ri.For.Med. S.r.l.